Dialogo con la natura. Il recupero edilizio di una villa a Genova

Marco Bonelli e Marijana Radovicdi m2atelier hanno firmato il progetto di recupero di una casa dell’Ottocento a Sant’Ilario, quartiere di Genova situato sulle colline che si affacciano sul golfo. Proprio lo straordinario paesaggio è il protagonista assoluto del progetto influenzando alcune scelte sia all’interno che all’esterno dell’edificio. L’obiettivo principale è stato, infatti, quello di valorizzare al massimo l’ambiente circostante, di “portare dentro” la bellezza del luogo, di ricavare prospettive nitide per ammirare il mare e la vegetazione da qualsiasi stanza attraverso finestre e aperture che diventano straordinari quadri viventi. Profili sottili che diventano cornici in metallo nero con vetro unico, che inquadrano scorci da ammirare lavorando, riposandosi, facendo festa. Circa venti finestre e ante, la maggior parte scorrevoli, che permettono di assicurare il massimo apporto di luce naturale e non occupano spazio utile durante le fasi di apertura e chiusura.

Con questo progetto gli architetti hanno voluto realizzare una casa da vivere tutto l’anno, autosufficiente, sostenibile e bucolica, un artificio che dialoga con la natura, muta la sua relazione con essa al variare delle stagioni o al variare dell’illuminazione naturale durante la giornata. Per quanto riguarda l’involucro esterno della villa, il tetto in tegole è stato sostituito da un manto di lastre di ardesia a spacco, per coerenza con quanto avviene nel centro storico ed edilizia in genere di Genova. Sulle facciate, grazie alla collaborazione di restauratrici qualificate, sono stati riportati alla luce tutti gli affreschi originali. Soggetti inediti, fantastici, dal bizzarro accostamento che permettono di dar vita a una particolare scenografia teatrale.

Il volume principale della villa è circondato da una ricca vegetazione, in parte originale, composta da ulivi e lecci con i terrazzamenti dedicati alle monoculture floreali. Il giardino è stato ripiantumato e sono stati rifatti alcuni percorsi e scalette, è stata realizzata una piscina ed è stato ripristinato un vecchio orto, che si inserisce in un concetto più ampio di casa autosufficiente, di produzione a KM 0, di sostenibilità e qualità della vita.

L’approccio attento alla sostenibilità e all’ambiente, la limitazione dei consumi energetici e dei fabbisogni dell’edificio si esprime nelle scelte progettuali sia per quanto riguarda l’involucro, sia nella selezione degli impianti. Dal sistema di coibentazione che amplifica la capacità di isolamento delle murature, al rifacimento di tutti i serramenti utilizzando profili ad alte prestazioni, dagli intonaci naturali e traspiranti impiegati in fase di restauro, fino alle pompe di calore che alimentano l’edificio. Scelte coerenti e coordinate in un pensiero unico che proseguono anche nella selezione dei materiali utilizzati per gli interni e gli esterni. Materie semplici, spesso locali, sapientemente utilizzate e rese nobili dai trattamenti di finitura, dai ricercati accostamenti di texture e dal dialogo costante con la luce.