

A Brescia è ora visitabile il primo metro urban art museum d’Italia. Il Metro Urban Museum con 600 mq di superficie verticale e 4 treni in transito nella città – per un totale di circa 2.000 mq di arte urbana – è un inedito museo a cielo aperto, senza biglietti e accessibile che prende forma nel deposito metro di Brescia, in Via Magnolini, e lungo le rotaie, aprendosi alla città, ai turisti, in un ponte tra il patrimonio culturale e i linguaggi contemporanei.
Avviato nel 2023 in occasione del decennale della metro di Brescia e dell’anno di Brescia Bergamo Capitale della Cultura, il Metro Urban Museum è un progetto in costante evoluzione che intreccia il linguaggio della street art e dell’arte urbana con il tessuto cittadino, coinvolgendo cittadini e visitatori in un viaggio inaspettato e quotidiano.
Tutto ha avuto inizio con “Connessioni” di Luca Font, che nell’aprile 2023 ha segnato il primo capitolo di questa rivoluzione artistica con il suo tratto geometrico e minimalista, intrecciando paesaggi urbani immaginari e visioni simboliche della mobilità. Nel giugno dello stesso anno, è stato J. Demsky a riscrivere il codice visivo del museo con “Hypr Metrobot™”, un’esplosione digitale che sembra emergere direttamente dagli anni Ottanta e Novanta: forme e colori si sovrappongono, evocando la frenesia dei videogiochi arcade, l’accelerazione della nostra epoca, la fusione tra tecnologia e arte urbana. Nel novembre 2024, è stata la volta di Joys, che con “YARDA” fonde lettering e geometria, disegnando un linguaggio tridimensionale che incontra l’architettura del deposito: il verde, colore dominante della sua opera, dialoga con la città, con i suoi spazi, con chi la vive.
E ora il museo si espande ancora, accogliendo Peeta, maestro dell’anamorfosi e della tridimensionalità pittorica. Con il suo intervento monumentale sulla facciata di uno degli edifici del deposito della metropolitana di Brescia e la decorazione di un intero treno, Peeta porta nel nuovo museo un’opera d’arte in movimento: un murale che, con il suo caratteristico utilizzo di forme fluide e volumi intersecati, sembra esplodere dalla superficie, ridefinendo la percezione dello spazio architettonico.