Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30/12/2020
Articolo 3
Tipologie di interventi/richieste ammissibili
Tipologie di interventi/richieste ammissibili
1. Ciascun comune puo’ fare richiesta di contributo per un massimo di due progetti a valere sulle risorse di cui all’art. 2, comma 2, lettera a), b) e c) e comma 3; nel caso di richiesta di contributo per progetti di strutture in comune tra piu’ enti, e’ tenuto a presentare richiesta esclusivamente il comune capofila, individuato a seguito di specifica convenzione stipulata tra gli enti interessati.
2. Per gli interventi di costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per la famiglia, di cui al comma 2 dell’art. 2, sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di progetti:
a) asili nido;
b) scuole dell’infanzia;
c) centri polifunzionali per la famiglia.
3. Per gli interventi di riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati, di cui al comma 3 dell’art. 2, sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di progetti:
centri destinati a servizi integrativi per l’infanzia: riconversione delle strutture esistenti che prevedono spazi destinati ai servizi ivi descritti:
a) spazi ludico-creativi per offrire contesti in cui sperimentare, creare, insegnare con la giusta gradualita’;
b) creazione di laboratori didattici per la fascia di eta’ considerata;
c) presenza di progetti didattici innovativi per far vivere esperienze e dare opportunita’ di crescita, di sviluppo, di apprendimento e di gioco, di cui possono beneficiare tutti i bambini in un contesto che valorizzi il progetto didattico e le strutture;
d) presenza di spazi all’aperto per garantire opportunita’ di socialita’ e di gioco per i bambini e al fine di acquisire una progressiva autonomia. centri polifunzionali per la famiglia: riconversione delle strutture esistenti che prevedono spazi destinati ai servizi ivi descritti: a) uno spazio dedicato all’accoglienza con sportello informativo/colloqui, ove sia possibile per i genitori accedere al centro, anche con i loro figli, e sostare anche nei momenti di attesa. Lo spazio dovra’ essere dotato di guardaroba per i bimbi e gli adulti. Tale spazio permettera’ l’accesso alle principali informazioni sulle opportunita’ offerte dal territorio circa l’organizzazione della vita quotidiana delle famiglie con figli, garantendo una adeguata privacy alle persone che vi accedono;
b) uno spazio ludico-creativo dedicato al divertimento per l’infanzia nel quale e’ previsto: un angolo morbido; uno per costruzioni e gioco a terra; uno spazio per il gioco simbolico (per esempio cucina, falegnameria, mercato, travestimento, puzzle); uno spazio artistico dotato di pannelli a parete opportunamente disposti, utili per esporre materiale di documentazione del centro, delle attivita’ che vengono svolte e dei disegni dei bambini; uno spazio per lettura e racconto. Le attivita’ di questi spazi sono finalizzate affinche’ il bambino possa vivere esperienze di socializzazione sia con gli adulti che con i pari, garantendo, da un lato, il sostegno alla relazione educativa e al ruolo genitoriale e, dall’altro, il supporto delle famiglie alle prese con la gravosita’ dei tempi di cura;
c) uno spazio per attivita’ laboratoriali ed extra scolastiche finalizzate alla promozione e alla maturazione di competenze emotive e sociali nel bambino, alla condivisione e all’integrazione sociale, al sostegno negli apprendimenti scolastici e sociali, allo sviluppo di percorsi di creativita’ personali e di comunita’. I laboratori rappresenteranno occasioni di incontro, socializzazione, creativita’ e scambio, per e con bambine/i e famiglie organizzati in base alle diverse eta’ del gruppo dei bambini. In questo spazio saranno attivati anche laboratori intergenerazionali in rete con le famiglie e i servizi presenti sul territorio;
d) uno spazio per l’allattamento/spazio per il sonno che deve essere attiguo alla stanza delle attivita’ e deve essere allestito con lettini bassi singoli in legno oppure, secondo la conformazione degli spazi o rendendo la stanza polifunzionale, con la scelta di pedane apribili, per alloggiare i materassini all’interno e liberare la superficie per altri usi, o futon, in modo da lasciare lo spazio disponibile nella mattinata per attivita’ da aggiungere alle altre offerte nella stanza per le attivita’ di gioco;
e) uno spazio all’aperto quali giardino, cortile o terrazzo per le attivita’ ludiche e laboratoriali all’aperto; tale spazio deve essere attrezzato e delimitato e disporre di spazi esterni alla struttura, idonei ad un’agevole fruizione da parte dei bambini; sono considerati idonei anche terrazzi e spazi di verde pubblico adiacenti alla struttura, facilmente raggiungibili a piedi dai bambini. Lo spazio all’aperto deve essere attrezzato con arredi, giochi e angoli-gioco adeguati alle diverse eta’ e alle differenti esigenze educative. Le strutture devono essere collocate preferibilmente al piano terra. Qualora l’edificio sia realizzato su piu’ piani, e’ preferibile che gli spazi interni destinati ai bambini siano collocati su un unico piano; non possono essere collocati ai piani interrati e seminterrati. Nei piani seminterrati e interrati possono essere collocati solo locali adibiti a deposito, magazzino, servizi igienici e spogliatoi per il personale. In tutti gli edifici si deve garantire l’adattabilita’ della struttura socio educativa ai soggetti con diversa abilita’. Inoltre, deve essere garantita l’accessibilita’ ai soggetti portatori di handicap agli spazi comuni interni all’edificio dove e’ ubicata la sede del centro. Tutti gli spazi devono prevedere accorgimenti architettonici e di arredo atti a prevenire ed escludere situazioni di pericolo per i bambini, adolescenti e genitori accompagnatori.
4. Il finanziamento degli interventi di cui ai commi 2 e 3 puo’ essere finalizzato, oltre che per la realizzazione dell’opera, anche per le relative spese di progettazione definitiva, esecutiva o definitiva-esecutiva nel caso in cui le stesse, al momento della presentazione della domanda, siano comprese nel quadro economico dell’opera che si intende realizzare. Qualora la richiesta di contributo riguardi anche la quota relativa alle spese di progettazione, nella domanda deve essere indicato, con separata evidenza, l’importo richiesto per i lavori e quello richiesto per la progettazione corrispondenti alle relative voci del quadro economico dell’opera. Detti importi devono coincidere con quanto previsto dal quadro economico risultante dal sistema di cui all’art. 7, comma 2.
5. Ai fini dell’ammissibilita’ al contributo, oltre a quanto previsto ai commi 2 e 3:
a) le richieste devono indicare, per ciascun progetto, un CUP dell’opera valido e correttamente individuato in relazione all’opera per la quale viene richiesto il contributo;
b) nel caso di interventi relativi a scuole di infanzia o asili nido deve essere indicato il codice edificio da Anagrafe nazionale in materia di edilizia scolastica ove presente; c) i progetti devono riferirsi ad opere inserite nella programmazione annuale o triennale del comune;
d) i progetti non devono essere gia’ interamente finanziati da altri soggetti;
e) i progetti devono essere redatti in conformita’ alle norme tecniche vigenti e rispettare tutti gli standard di sicurezza previsti dalla normativa vigente;
f) gli interventi realizzati devono conseguire l’agibilita’;
g) l’edificio su cui si interviene non deve essere stato destinatario per il medesimo intervento di finanziamento negli ultimi cinque anni.
6. Non sono ammesse richieste formulate con modalita’ e termini diversi da quelli previsti dal presente decreto.
Altri Articoli del provvedimento
Articolo 1 - Finalita'Articolo 2 - Destinazione delle risorse
Articolo 3 - Tipologie di interventi/richieste ammissibili
Articolo 4 - Modello di presentazione della domanda
Articolo 5 - Criteri di valutazione per il riparto
Articolo 6 - Termini di affidamento dei lavori
Articolo 7 - Modalita' di rendicontazione e monitoraggio
Articolo 8 - Revoche e controlli
Articolo 9 - Cabina di regia
Allegato 1 - Allegato 1