Automazione e domotica. Gestire con efficienza #1. Intervista a Roberto Mezzalira, Somfy Italia

Sempre più spesso la domotica e l’automazione vengono integrate nelle nuove costruzioni non solo per una gestione semplificata della parte impiantistica, ma soprattutto per controllare al meglio funzioni e comfort.

Una volta avere la “tapparella elettrica” era un lusso per pochi, sinonimo di cura dei dettagli e finiture di pregio per l’immobile. In realtà si trattava di una necessità, nata per movimentare serrande e chiusure molto pesanti (quindi per questioni di sicurezza).

Oggi motorizzare chiusure e schermature non è più così raro, e non avviene per comodità. Si tratta di un modo per avere una gestione più precisa e efficiente di una parte dell’immobile, favorire un maggiore controllo e quindi ottimizzare ance costi energetici e consumi. Il tutto sempre più spesso integrato in un contesto molto più ampio, che riguarda sia la parte impiantistica sia funzionale, con controllo manuale o automatizzato di alcune delle funzioni normali della vita in un edificio.

La domotica. Con questo termine si intende proprio tutta la parte di controllo e automatizzazione delle funzioni di un edificio, per ottenere maggiore confort per gli utenti ma anche un risparmio energetico reale sui consumi dell’edificio, potendo automatizzare e programmare molte funzioni che vanno dal posizionamento delle schermature solari all’accensione delle luci.

L’evoluzione in questo senso sta ampliando le possibilità di controllo e di gestione da parte dell’utente, sfruttando al meglio le potenzialità offerte da smartphone e tablet, dalla connettività sempre maggiore offerta da elettrodomestici e apparecchi domestici. Abbiamo interpellato alcuni dei protagonisti di questo mondo, per capire come si sta evolvendo il comparto e quali saranno le prospettive nel prossimo futuro.

 

Oggi vi proponiamo l’intervista a Roberto Mezzalira, direttore generale di Somfy Italia.

Come valuta il mercato attuale in Italia per quanto riguarda la domotica e l’automatizzazione degli edifici?

La domotica in Italia, nelle sue diverse accezioni, sta vivendo un periodo di grande espansione. Gli ultimi studi di settore parlano di una crescita nel 2017 del 35% sull’anno precedente con un giro d’affari di 250 milioni di euro. Oggi, grazie alla diffusione ed alla crescente affidabilità delle tecnologie wireless a disposizione, la domotica si sta spostando velocemente dai sistemi filari rigidi, complessi e costosi del passato a sistemi senza fili molto più agevoli da installare, da utilizzare e molto più versatili ed economici. Così diventata molto più accessibile per fasce sempre più larghe di popolazione, passando da un mercato di nicchia a di un mercato dalle potenzialità enormi. La domotica wireless consente una facile integrazione tanto nel nuovo che nelle ristrutturazioni e poi lascia al cliente finale la libertà di espandere ed evolvere nel tempo le soluzioni che intende adottare per la sua casa grazie alla scalabilità dei sistemi. La fase fortemente espansiva della domotica oggi passa dalla capacità di rispondere a quattro bisogni fondamentali dei consumatori finali. Bisogni che noi di Somfy avevamo già intercettato sin dal 2009 / 2010 e sui quali abbiamo costruito gran parte della nostra strategia della casa connessa. La sicurezza, il comfort, il risparmio energetico e l’autonomia. Vediamoli più in dettaglio. Innanzitutto la sicurezza è un bisogno primario. Riguarda la propria casa, ma anche i propri cari e i propri beni. Una sicurezza che va ben oltre il semplice sistema d’allarme tradizionale ma che diventa sempre più interattiva tramite la videosorveglianza ed il controllo degli accessi da remoto, utilizzando semplicemente il proprio smartphone. Questo significa aumentare il senso di serenità, di sicurezza, di prossimità e di interazione con la propria abitazione soprattutto nelle lunghe ore che trascorriamo fuori casa. Il comfort è un altro bisogno sempre più sentito dai consumatori. Un comfort che significa ottimizzazione della luce naturale e della luce artificiale, miglioramento della temperatura della casa sia come riscaldamento che raffrescamento, tutela della privacy e creazione di ambienti e scenari versatili che si adattano ai nostri stati d’animo ed alle nostre necessità. Tutto ciò si lega ovviamente ad un miglior efficientamento energetico che si traduce in risparmio con un utilizzo più accorto dell’energia elettrica, delle caldaie e dei condizionatori, ottimizzando i consumi senza inutili sprechi. Ultimo ma importantissimo aspetto è legato al tema dell’autonomia. La capacità di gestire da soli, in modo facile ed intuitivo, tutte le applicazioni della propria casa. Questo ha una grande valenza sia per i giovani che sono abituati ad interagire con tutto e tutti in modo veloce, semplice, intuitivo; ma anche per i meno giovani che a loro volta sono propensi ad adottare soluzioni tecnologiche purché siano intuitive, semplici da utilizzare e che non richiedono complessità per essere usate. Questo va anche incontro ad un fenomeno demografico importante per il nostro paese, l’aumento dell’età media della popolazione, per la quale una vita migliore, più sicura, confortevole ed economica è già e diventerà sempre di più una priorità irrinunciabile.

Il controllo dei sistemi schermanti fa parte di una gestione più ampia dei vari sistemi di un edificio/abitazione; i sistemi oggi disponibili consentono un controllo totale di tutte le apparecchiature dell’edificio o ogni tipologia di soluzione ha una funzione e dunque una destinazione specifica? 

La vera chiave del successo della domotica oggi rispetto al passato è proprio dovuta alla crescente apertura delle piattaforme di gestione che permettono a centinaia di applicazioni diverse di interagire tra loro in modo molto semplice ed intuitivo per l’utente finale. Somfy per questo ha lanciato già da qualche anno il progetto SO open by Somfy che significa proprio federare intorno ad una visione condivisa marchi, prodotti, funzioni proprie di ogni singola azienda specialista nei propri ambiti ma fruibili dal consumatore come un unicum, pienamente interattivo ed interconnesso, indipendentemente da chi ha prodotto e sviluppato il singolo componente. È una visione moderna legata alla cultura del connettere, del mettere insieme, dello sharing tipica di oggi. Anche noi di Somfy, rispetto a 8-10 anni fa, abbiamo allargato enormemente la nostra base d’offerta spaziando dall’automazione delle tapparelle, tende da sole e tende tecniche a sistemi sempre più diversificati come allarmi, videosorveglianza, videocitofonia, automazione delle luci, termostati, serrature connesse, automazioni cancelli e porte di garage e tanto altro ancora. Ma è evidente che né vogliamo né possiamo essere tuttologi. Per questo interagire su più piattaforme con tanti altri player di riferimento del mercato mondiale ci permette di portare soluzioni migliori direttamente nelle case dei consumatori, indipendentemente dal prodotto o dalla funzione di partenza da cui il progetto ha preso vita.

Se parliamo di grandi progetti (con conseguente aumento della complessità e dei device coinvolti), il compito di programmare e progettare il sistema domotico richiede competenze specifiche: siete voi in partnership con l’architetto o questa parte viene gestita da società terze? Consulenti o fornitori? 

Dobbiamo innanzitutto distinguere tra home automation e building automation. Oggi le soluzioni di home automation sono basate sull’intuitività e la facilità di utilizzo quindi anche per la parte di installazione, configurazione, non sono richieste super specializzazioni. Bastano i corsi di formazione messi a disposizione dalle aziende più qualificate del settore per rendere gli operatori in grado di eseguire impianti a regola d’arte. La formazione qualificata è comunque imprescindibile proprio per evitare che installatori improvvisati compromettano le potenzialità di sviluppo del mercato causando esperienze negative agli utenti, oggi particolarmente attenti sia sul tema della professionalità dell’installatore sia sul tema dell’assistenza post vendita. È per questo che oggi oltre il 70% delle vendite di soluzioni di home automation sono realizzate da professionisti qualificati. Le cose sono diverse per la building automation perché qui dipende dal tipo di contesto in cui viene realizzato il sistema, la destinazione d’uso dell’edificio, hotel, uffici, ospedali, centri commerciali ecc e la numerosità delle applicazioni da integrare. Le esigenze e le funzioni richieste possono essere molto più complesse ed in questo caso non solo c’è un’interazione col progettista ma si lavora a stretto contatto con i building integrator, le società di manutenzione impianti, i facility manager e le diverse figure specialistiche che ruotano intorno a questo tipo di realizzazioni. In ogni caso le squadre dei nostri tecnici forniscono tutta l’assistenza ed il supporto necessario, anche in cantiere se necessario, sia in fase di definizione del progetto che di installazione con rilascio di documenti di commissioning prima della messa in funzione degli impianti.

Quali sono i reali vantaggi dell’applicare automazioni e gestione domotica nell’economia di un edificio/abitazione? 

Esistono sempre più studi in questa direzione nonostante le variabili in gioco siano molte. Per quanto riguardo i grandi edifici vengono sempre più spesso richiesti studi specifici perché l’investitore vuole conoscere l’entità del risparmio, l’impatto sui costi di gestione e l’eventuale tempo di rientro dall’investimento per il suo edificio. Per la parte residenziale, oltre ad un risparmio evidente che deriva dalla migliore gestione di tutti gli apparati senza inutili sprechi o funzionamenti impropri, si stima mediamente un risparmio energetico che parte da un 20% per le soluzioni standard ma che può aumentare anche di parecchio se vengono adottati sistemi ad alto abbattimento dei costi energetici ed in questo caso il risparmio può essere davvero sostanziale.

Quali saranno, nel breve e medio periodo, le innovazioni più significative che verranno introdotte sul mercato?

Oggi esistono già tre aspetti sufficienti a rivoluzionare gran parte di ciò che facciamo, usiamo e conosciamo:

  1. 5G – la velocità di connessione. Con l’adozione del nuovo standard per la comunicazione mobile, con una velocità di download e upload tra le 100 e le 1000 volte più veloce rispetto al 4G LTE permette la piena interazione tra tutti i dispositivi IoT. L’adozione del 5G è prevista entro il 2020.
  2. Lo sviluppo massivo dell’Internet of things. Se pensiamo che nel 2017 ci sono stati olre 20.000.000.000 di oggetti connessi nel mondo e la previsione è di moltiplicarli per 4 entro il 2020 e che solo in Italia oltre 22.000.000 di italiani possiedo almeno un oggetto connesso.
  3. Conversation platform. Il moltiplicarsi di dispositivi tipo Alexa o Google home, dispositivi che diventano dei veri assistenti per la nostra vita, riproducono musica, creano elenchi di cose da fare, impostano l’allarme, effettuano streaming di podcast, riproducono audiolibri e forniscono previsioni meteorologiche, informazioni sul traffico e le notizie in tempo reale. Controllano i vari dispositivi intelligenti usando sé stessi come sistema di automazione domestica per la gestione tramite comandi vocali della propria Smart Home.

Questo è lo scenario di contesto, poi specificatamente, noi di Somfy stiamo lavorando su dispositivi e funzioni che devono rispettare questi parametri per noi fondamentali.

  1. che siano davvero utili, evitando una gadgettizazione delle soluzioni che a tendere rende sterile l’offerta.
  2. Sicuri, cioè che siano effettivamente in grado di metterci al riparo da ogni rischio plausibile, di malfunzionamenti ripetuti e da anomalie che trasformano il piacere in un incubo per il consumatore.
  3. Che siano effettivamente portatori di comfort, come la silenziosità degli attuatori ad esempio ma anche la velocità di risposta e di esecuzione dei comandi così come la possibilità di dare feedback accurati sullo stato di funzionamento dei dispositivi in tempo reale.
  4. Semplici, sia da utilizzare che da installare. Che non richiedano inutili sofisticazioni o strumenti per essere messi in opera e che siano davvero semplici e utilizzabili da chiunque. Accessibili ai più, anche in termini economici, per permettere una diffusione massiva e veloce di tutte queste funzioni a piena disposizione di molti in ogni contesto abitativo.
  5. Che siano effettivamente in grado di influire positivamente sulla bolletta energetica delle famiglie.

A corollario di tutto questo noi di Somfy stiamo lavorando sullo sviluppo massivo dei servizi di assistenza post vendita a distanza tramite app e dispositivi connessi per permettere ai nostri installatori di gestire tutto il loro parco dell’installato da remoto, abbattendo i costi vivi e velocizzando le operazioni di diagnostica e di intervento. Una evoluzione quindi che tocca da vicino non solo i prodotti ma anche i servizi che ruotano intorno allo sviluppo importante della domotica dei prossimi anni.