

Il tetto verde é una tipologia di copertura applicata sempre più spesso sia sugli edifici residenziali che sui volumi accessori (es.garage e box). Infatti, per esempio, viene impiegato materiale da riporto distribuito poi sulla copertura piana impermeabilizzata delle rimesse, ma questo molte volte viene fatto senza idonea protezione contro l’azione meccanica dei vegetali in grado di attaccare le strutture stesse. Ed é così che si rischiano le infiltrazioni negli ambienti.
Negli ultimi anni, anche a causa del covid 19, si sono riscoperti gli spazi outdoor, (come i terrazzi), e la tendenza si é rivolta sempre più verso la valorizzazione di questi ambienti, inverdendoli con giardini pensili, se accessibili. Grazie anche alla proroga del Bonus Verde, l’agevolazione permette di poter sistemare le proprie aree verdi e migliorarne la fruizione degli spazi. >>> Vuoi saperne di più sul Bonus Verde? Leggi tutto QUI.
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Per i primi tempi é necessario parecchia attenzione al giardino pensile, poi la manutenzione può essere effettuata un paio di interventi durante l’anno. Per non aumentare il peso che grava sulla soletta è necessario irrigare il giardino poco ogni volta, ma con frequenza.
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Abbiamo parlato prima di Bonus Verde, rientrano nelle detrazioni anche i giardini pensili e le coperture a verde, sia nel caso in cui vengano realizzate sull’immobile per uso abitativo, sia se si sceglie di intervenire sulle pertinenze. Si possono così ad esempio realizzare degli spazi verdi aggiuntivi sul lastrico del box auto, usufruendo della relativa agevolazione.
È possibile anche ricorrere al sistema a verde intensivo leggero che ha spessori e pesi abbastanza contenuti. I giardini verdi pensili leggeri possono avere sia zone a prato, sia zone pavimentate per favorirne la fruibilità, sia zone piantumate con specie di media grandezza e cespugliose. É ovvio che le varie zone devono essere attentamente progettate e separate con l’uso di cordoli che contengano, anche, i diversi spessori. Si ricorda che anche le spese di progettazione possono rientrare nell’agevolazione.
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Inoltre sono detraibili gli interventi mirati al mantenimento del buono stato vegetativo e alla difesa fitosanitaria di alberi secolari o di esemplari arborei di notevole pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale, la cui conservazione è strettamente collegata alla tutela del territorio e dell’ecosistema. Per questo motivo la detrazione è cumulabile con le agevolazioni già previste sugli immobili oggetto di vincolo da parte del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. n. 42/2004), ridotte però nella misura del 50%.
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Sono escluse, invece, le spese per la manutenzione ordinaria dei giardini, come: la potatura delle siepi o la rasatura del prato. Invece la realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi è agevolabile quando è permanente e si riferisca ad un intervento di tipo innovativo.
Infine sono esclusi i lavori in economia, ma è ammessa la detrazione per l’acquisto delle piante purché sia accompagnata dalla fattura del giardiniere per i lavori.
In pratica ci si può rivolgere a fornitori diversi per l’acquisto degli alberi/piante/arbusti/cespugli/specie vegetali e per la realizzazione dell’intervento, fermo restando che l’agevolazione spetta a condizione, come detto, che l’intervento di riqualificazione dell’area verde sia complessivo e ricomprenda anche le prestazioni necessarie alla sua realizzazione.
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Foto di copertina: iStock/xavierarnau