Colore e comunità. Unità abitative di emergenza per donare speranza

Nel deserto dell’Antelope Valley a Lancaster, in California, dove un tempo sorgevano un paio di motel in una sorta di desolata “terra di nessuno”, ora si snodano vialetti colorati che congiungono un complesso di unità abitative di emergenza destinate alle famiglie bisognose. Questa nuova area, denominata The Sierra, è stata progettata da Kadre Architects – studio che ha all’attivo vari progetti di alloggi di emergenza – per Hope the Mission, organizzazione non profit la cui missione è “prevenire, ridurre ed eliminare la povertà, la fame e la mancanza di una casa”.

Su circa 16.000 m2 sorgono, oltre a 38 abitazioni indipendenti, una cucina comune (che dispensa tre pasti al giorno), un’area giochi per bambini, un palco, un campo da basket, un’area destinata alla pratica sportiva, un pollaio e vari spazi per incentivare la vita di comunità. È prevista anche la costruzione di una scuola dell’infanzia, ulteriore supporto per le famiglie – insieme agli uffici dell’associazione presenti in loco – che devono rientrare nel mondo del lavoro per uscire da quello dei senzatetto. Diversamente dai siti urbani e suburbani realizzati in precedenza dagli architetti, il luogo e il paesaggio desertico hanno posto sfide inedite nell’esplorazione dell’espansione dello spazio abitativo, della sostenibilità e della resilienza, prima fra tutte, ancora nella fase di progettazione iniziale, la scoperta che il sito era privo di un sistema fognario.

L’uso strategico di tecniche di progettazione a basso costo ma ad alto impatto – colori e grafica inclusi – ha portato alla realizzazione di soluzioni sostenibili ed esteticamente gradevoli per la mitigazione del calore, gli interni angusti e la necessità di creare spazi verdi. Per eliminare la sensazione claustrofobica delle preesistenti stanze dei motel, gli architetti hanno raddoppiato lo spazio abitativo aggiungendo un portico a ciascuna unità. In collaborazione con lo studio di architettura del paesaggio TerreMoto, l’ex parcheggio è stato trasformato in un parco e la distesa di asfalto preesistente è stata sostituita da uno spazio verde e da un orto. Passerelle e vialetti colorati mettono in connessione le varie zone dell’area e il colore si propaga fino agli spazi coperti all’esterno delle abitazioni, diventando simbolo di legame della comunità.

Foto: Paul Vu, courtesy Kadre Architects