

Ormai l’inverno è alle porte e molti locali (ristoranti, pub, brasserie e tanti altri) si sono dovuti attrezzare per ospitare i clienti in questo periodo di emergenza sanitaria.
Oltre alla richiesta del green pass, i proprietari hanno iniziato a fare anche degli interventi nelle loro attività in modo da garantire la giusta distanza tra i vari commensali. Molti comuni hanno agevolato i locali concedendo l’occupazione di suolo pubblico gratuita e semplificata fino al 31 dicembre 2021.
Infatti, molti hanno sfruttato la situazione per convertire spazi all’aperto in verande, gazebo o dehors. >>> Titolo edilizio per i dehors? PERMESSO DI COSTRUIRE: PER IL DEHOR DI UN LOCALE NON SERVE
Un intervento interessante, per esempio, è l’installazione di una veranda riscaldata nella propria attività. In questo caso è necessario che anche il progettista conosca i permessi edilizi per aiutare i propri clienti nella scelta di quali interventi attuare.
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La veranda può essere definita come un balcone coperto chiuso ai lati, generalmente tramite l’utilizzo di vetro, legno, materiale plastico o alluminio (secondo la definizione fornita dalla più volte ricordata Intesa del 20 ottobre 2016, specificatamente un “locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili”).
In senso tecnico-giuridico, è considerata un nuovo locale autonomamente utilizzabile e difetta normalmente del carattere di precarietà, trattandosi di opera destinata non a sopperire ad esigenze temporanee e contingenti con la sua successiva rimozione, ma a durare nel tempo, ampliando così il godimento dell’immobile.
Conseguentemente, non è importante la natura dei materiali utilizzati per tale chiusura, in quanto, anche se fosse realizzata con pannelli in alluminio e vetri, costituisce comunque un aumento volumetrico.
Pertanto, la realizzazione di una veranda è qualificabile come intervento di ristrutturazione edilizia ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera d), del T.U. Edilizia, nella misura in cui realizza “l’inserimento di nuovi elementi ed impianti”, ed è quindi subordinata al regime del permesso di costruire, ai sensi dell’art. 10, comma 1, lettera c), del medesimo T.U. quando comporta una modifica della sagoma o del prospetto del fabbricato cui si inserisce.
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Alcuni metodi per riscaldare la veranda in un locale:
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Foto di copertina: iStock/ GCShutter