Illuminazione urbana. Le soluzioni iGuzzini per la riqualificazione dei sottopassi di Lione

Lione, la patria della Fête des Lumières, festival delle luci famoso a livello internazionale, è sicuramente una delle città più attente a offrire ai suoi cittadini un’illuminazione di qualità. Fin dal 1989, il Dipartimento dell’Illuminazione Urbana della città ha lanciato un pionieristico Piano Luce – che oggi è usato come punto di riferimento in Europa e nel mondo – e si impegna costantemente nel costruire e trasmettere una cultura diffusa della luce.

L’illuminazione, così come il colore, sono quindi considerati degli strumenti per la valorizzazione della città, comprese le aree molto frequentate ma poco esaltate come possono essere tunnel e sottopassaggi pedonali. Per questo la città di Lione e SYTRAL (autorità organizzatrice del trasporto pubblico del Rodano), con il supporto di EDF (azienda produttrice e distributrice di energia), hanno commissionato un lavoro per la riqualificazione di alcuni sottopassi ferroviari che si inserisce nel nuovo piano illuminotecnico per il distretto di Part Dieu. Gli interventi di Rue des Émeraudes, del sottopasso Delandine e di Avenue Félix Faure, in cui sono stati utilizzati apparecchi iGuzzini, sono stati sviluppati rispettivamente da Aurélien de Fursac, dell’agenzia Latérale, Jerome Donna, dell’amministrazione comunale di Lione, e dall’agenzia ON.

Il sottopasso ferroviario di Rue des Émeraudes è costituito da una successione di rette parallele. Per il lighting designer Aurélien de Fursac queste rette seguono le rotaie in un susseguirsi di cornici definite dalle travi metalliche, dalle pareti e dal fondo stradale. Il progetto, attraverso la luce, rivela queste linee di forza, proponendo di trasformare questo luogo in un quadro di luce in cui il ritmo e la frequenza delle linee sono dettati dall’opera stessa. Gli utenti possono scoprirne la struttura e quindi ridefinirne la percezione architettonica. Il lighting designer ha lavorato sulla tonalità di colore smeraldo, utilizzandone diverse gradazioni, dal più chiaro al più scuro. Per ottenere questo effetto ha sovrapposto all’illuminazione azzurra e indiretta, offerta dai proiettori Platea, le linee di luce bianca dell’apparecchio Trick; in questo modo l’utente ha l’impressione di attraversare una prospettiva formata da 21 quadri luminosi.

Trick è stato utilizzato anche da Jerome Donna nel sottopassaggio Delandine: le lame di luce bianca prodotte dall’apparecchio si intersecano l’una con l’altra lungo tutto il tunnel, creando un gioco geometrico di luci e ombre.

Per il sottopassaggio di Avenue Félix Faure invece, il concept dell’agenzia ON si è basato sull’uso del colore per rendere scenografico l’attraversamento, trasportando il passante in un altro universo e offrendogli la possibilità di staccarsi dalla materialità del luogo: la luce regala alla notte la sua trama e i suoi colori. Gli schizzi di luce colorata sulle pareti, che ricordano la tecnica del “dripping”, usata da Pollock nelle sue tele, sono ottenuti grazie ai proiettori Woody e all’uso di una speciale lente.