Stefano Boeri Architetti vince il concorso internazionale per la realizzazione di un nuovo quartiere “verde” a Bratislava
Con il masterplan “Urban Oasis”, Stefano Boeri Architetti ha vinto il concorso, indetto alla fine dello scorso anno da Penta Real Estate, proponendo un nuovo polo centrale per la citta di Bratislava attraverso un importante intervento di rigenerazione urbana che va a ridisegnare le dinamiche della zona di Chalupkova, per decenni una delle più grandi aree dismesse della capitale slovacca nonostante la sua vicinanza al centro storico e al Danubio, che ora si sta gradualmente trasformando in un’importante area di sviluppo costellata da esempi di architettura contemporanea e da un nuovo paesaggio urbano. Il progetto prevede la creazione di un grande parco pubblico, ai cui lati sorgeranno una torre e quattro edifici a media densità che ospiteranno 1.300 appartamenti. La torre, disposta in un punto focale rispetto all’asse principale del masterplan e dell’intero quartiere, diventerà il nuovo landmark urbano per Bratislava offrendo una vista unica sulla città. Gli altri edifici sono caratterizzati da altezze diverse – studiate specificamente per massimizzare l’ingresso della luce diretta nel parco – e ospiteranno terrazze e tetti verdi che diventeranno spazi ricreativi aperti alla comunità. Gli spazi commerciali e le funzioni pubbliche valorizzeranno al piano il dialogo tra il parco e gli spazi residenziali.
Le facciate sono state progettate con una elevata diversificazione che, in linea con la dinamicità del quartiere, definiscono geometrie caratterizzate da irregolarità e ondulazioni funzionali a interrompere la propagazione delle onde sonore facendole disperdere e diffondere piuttosto che propagarsi direttamente nell’edificio. Le facciate lungo le strade più trafficate si caratterizzano per la presenza delle logge che garantiscono una maggiore protezione non solo dai suoni ma anche dall’elevata ventosità che caratterizza Bratislava; nei lati esposti verso il parco le logge lasciano, invece, posto ai balconi.
La presenza della natura è uno degli elementi più importanti del progetto che contribuisce a implementare la biodiversità locale ottimizzando i benefici ecosistemici del verde urbano in connessione con gli altri spazi verdi della città. Contribuiscono in tal senso la copertura vegetale su terrazze e tetti verdi e l’anello verde distribuito lungo tutto il perimetro dell’intervento che, collegato al parco, funge da filtro tra le residenze e la strada contribuendo, come elemento naturale, all’assorbimento del suono attenuando, così, l’inquinamento acustico dell’ambiente circostante. Grazie al ruolo predominante delle aree pedonali e delle piste ciclabili, – all’interno del parco, il percorso si snoda tra le zone verdi e collega tutti i piani terra – il progetto privilegia notevolmente la mobilità sostenibile rispetto all’uso dell’automobile, per migliorare la qualità di vita nel quartiere.
Con la stessa attenzione alla mitigazione dell’impatto ambientale del quartiere, i pannelli solari occupano una superficie di circa 4.600mq sui tetti degli edifici per contribuire al fabbisogno energetico del quartiere attraverso la produzione di energia rinnovabile. Inoltre, il progetto prevede sistemi di drenaggio urbano per gestire il deflusso dell’acqua, attraverso i tetti verdi, le pavimentazioni permeabili e bacini di raccolta e gestione delle acque meteoriche.