Tre nuovi chandelier di Italamp in vetro avventurina
Italamp presenta Enso, Milo e Steno: tre chandelier fortemente evocativi e di grande personalità, accomunati dall’utilizzo del vetro artistico nero arricchito con pigmento avventurina. Questa lavorazione storica muranese, le cui origini risalgono alla metà del XVII secolo, prevede l’inserimento di una pasta cristallina traslucida all’interno della materia vetrosa: attraverso un processo artigianale estremamente delicato, la superficie del vetro assume l’aspetto di una pietra preziosa, con una trama luccicante di riflessi dorati.
Enso
Enso è uno scultoreo chandelier disegnato da Roberta Vitadello e Stefano Traverso che si caratterizza per una struttura tubolare circolare in vetro avventurina, che racchiude al suo interno un disco in metallo con finitura champagne opaco con fonte luminosa LED perimetrale. Enso significa letteralmente “cerchio” in giapponese e richiama la potenza evocativa di questa forma. Per il buddismo zen Enso è un segno grafico rappresentativo dell’illuminazione, dell’infinito e dell’universo assoluto, ma è anche un metaforico specchio, rivelatorio dell’essenza dell’individuo che lo disegna ogni volta in modo diverso.
Milo
Milo, chandelier dall’estetica ricercata in vetro artistico nero con pigmento avventurina disegnato da Roberta Vitadello, è composto da una struttura semplice, con un elemento ad anello centrale da cui si snodano svariati bracci di altezze differenti con sorgenti luminose LED alle estremità. Il nome richiama idealmente la celebre statua senza braccia ritrovata nell’isola di Milo e raffigurante Afrodite: lo chandelier è un tributo anche al mistero che avvolge questa statua, simbolo di sensualità e fascino anche nella sua incompletezza.
Steno
Steno, disegnato da Roberta Vitadello, è uno chandelier a due piani in vetro artistico nero con pigmento avventurina: il cuore dell’elemento è un importante corpo centrale dal quale si snodano una serie di bracci, alle cui estremità sono posizionate sorgenti luminose LED. Imponente e sofisticato, Steno richiama il nome di una delle tre Gorgoni, creature divine della mitologia greca, soprannominata “la forte”: nella sua maestosità Steno richiama questa forza ultraterrena, mentre i bracci dello chandelier ricordano le forme sinuose della chioma serpentina della divinità.