Un’abitazione che si apre al paesaggio: Casa Bendico
La Val di Noto, Patrimonio dell’Umanità Unesco, è un territorio agricolo situato nel sud-est della Sicilia, soggetto a fenomeni sismici e a temperature molto elevate, spesso causa di incendi, durante l’estate. Costruire in una zona con queste caratteristiche impone di scegliere il materiale più adeguato a creare un luogo sicuro e confortevole. Per Casa Bendico lo studio Gaëtan Le Penhuel architectes & associés ha tratto ispirazione dalle fattorie locali rivestite in intonaco di cemento realizzando un doppio guscio in calcestruzzo armato: quello esterno è soggetto alle condizioni climatiche, quello interno mantiene una temperatura quasi sempre costante. Per ottenere una facciata che si integrasse perfettamente con i toni caldi del paesaggio, alla composizione del calcestruzzo è stata incorporata della pietra pozzolana rossa e marrone dell’Etna. Grate scorrevoli, tende di juta e persiane costituite da tavole di legno – recuperate dalle casseforme di costruzione – completano la facciata.
La casa ospita al suo interno un grande soggiorno e tre camere, mentre diversi spazi esterni permettono di godere della varietà del paesaggio circostante spaziando con lo sguardo tra campagna, mare e montagne. Una pianta d’ulivo introduce al patio di ingresso, arricchito da fiori selvatici e piante aromatiche, dove si trova una cucina esterna molto semplice composta da un lavello e da un barbecue incassato. Il secondo patio, dotato di una doccia, è la proiezione naturale delle due sale da bagno della casa ed è ombreggiato da quattro piante di limoni. Le camere da letto e il soggiorno si affacciano su una grande terrazza che, profonda e ampia, ne diventa l’estensione naturale creando uno spazio open air dedicato al relax. La sua struttura combina pilastri massicci e un pergolato con una copertura realizzata in canne locali che creano giochi di luci e ombre che cambiano in base all’inclinazione della luce solare.
Volutamente distante dalla casa per preservare l’ampiezza della vista sul paesaggio, si trova la piscina, una lastra minerale grezza che emerge appena dal terreno, ombreggiata da ulivi secolari. Completa il complesso una dépendance adibita, in base all’occorrenza, a studio o stanza per gli ospiti, anch’essa dotata di uno spazio esterno. Poco distante si trova una grande pergola che protegge le auto dal sole, dotata di una postazione di ricarica per le vetture elettriche alimentata, come tutta l’abitazione, da pannelli fotovoltaici; l’acqua calda sanitaria è invece prodotta da pannelli solari. A rendere ancora più “green” l’intero progetto contribuisce il sistema passivo di pozzo provenzale per la ventilazione, mentre per il riscaldamento, oltre al camino situato nel centro del soggiorno, è stato installato un impianto a pavimento.
Dati progetto
Luogo: Noto (SR)
Completamento: 2024
Architetto: Gaëtan Le Penhuel architectes & associés
Ufficio studi ambientale e tecnico: Albert et Compagnie
Direttore dei lavori: 18 Lab
Ingegnere esecutivo: Giorgio Linguanti
Foto: Francesco Caristia, courtesy Gaëtan Le Penhuel architectes & associés