Articolo Normativa

Decreto Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia 20/3/2008 n. 086/Pres

Regolamento di attuazione della Parte I urbanistica, ai sensi della legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5

Articolo 5

Contenuti minimi del POC

TITOLO I - Contenuti minimi degli strumenti di pianificazione comunale e sovracomunale

Contenuti minimi del POC

1. Il Piano Operativo Comunale POC contiene i seguenti elaborati:
A) RELAZIONE ILLUSTRATIVA E CARTA DI CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO COMUNALE contenente la suddivisione del territorio in zone omogenee secondo la classificazione del PTR, con relative destinazioni d’uso ed indici edilizi. Nella perimetrazione delle zone omogenee si considerano più fattori fra i quali la formazione storica e le successive fasi di trasformazione, il rapporto fra edificato, dimensioni dei lotti e spazi pubblici, le funzioni più significative, unitamente alla disciplina e alla salvaguardia di altri usi compatibilmente ammessi.
B) ELABORATO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE che recepisce le prescrizioni specifiche e contiene le determinazioni e valutazioni conseguenti alle prescrizioni regolative delle NA del PTR. Tale elaborato contiene altresì le prescrizioni di armonizzazione con altri strumenti di pianificazione e programmazione sovraordinati nonché con piani di settore comunali eventualmente interessanti il territorio.
C) ELABORATO DEL DIMENSIONAMENTO, DELLA CAPACITA’ INSEDIATIVA RESIDENZIALE E DEGLI STANDARD URBANISTICI E TERRITORIALI, contenente:
c.1) stima del fabbisogno, dimensionamento e calcolo della capacità insediativa residenziale;
c.2) determinazione delle superfici a standard destinate al soddisfacimento delle esigenze della mobilità e del tempo libero, quali, fra l’altro, i parcheggi di relazione, gli edifici per il culto, i centri civici, le biblioteche, i nidi d’infanzia e servizi integrativi, le scuole dell’infanzia, primarie di primo grado e primarie di secondo grado, i consultori familiari e le strutture residenziali per anziani, i cimiteri, il verde connettivo e di arredo urbano, il verde di quartiere, il nucleo elementare di verde, gli impianti sportivi e per spettacoli all’aperto;
c.3) individuazione delle dotazioni infrastrutturali e tecnologiche delle opere pubbliche, di interesse pubblico o generale.
c.4) Le individuazioni e localizzazioni di cui alle lettere c.2) e c.3) avvengono sia attraverso criteri quantitativi che qualitativi - prestazionali, con particolare riferimento a: accessibilità, fruibilità e sicurezza per i cittadini di ogni età e condizione, distribuzione territoriale, funzionalità ed adeguatezza tecnologica, economicità di gestione. Nelle elaborazioni progettuali di cui alle lett. c.1), c.2) e c.3) trovano applicazione i criteri metodologici individuati negli allegati al PTR.
D) ELABORATO DEL SISTEMA AMBIENTALE
d.1) aree protette e monumenti naturali: recepimento puntuale delle prescrizioni del PTR ed individuazione dei perimetri di competenza;
d.2) corridoi ecologici: recepimento puntuale delle prescrizioni del PTR con le individuazioni di competenza;
d.3) rischio idraulico: recepimento puntuale delle prescrizioni del PTR con le individuazioni di competenza;
d.4) rischio geologico ed idrogeologico: recepimento puntuale delle aree sottoposte a vincolo idrogeologico, secondo le modalità di legge e nel rispetto della classificazione delle zone omogenee;
d.5) rischio incendio boschivo: riferimento al Catasto di cui all’art. 10, comma 2, della legge 21 novembre 2000, n. 353 “Legge-quadro in materia di incendi boschivi” e s.m.i. nelle forme e modalità previste dalla legge regionale ed individuazione delle opere e degli interventi previsti dal “Piano Regionale di difesa del patrimonio forestale dagli incendi” di cui alla L.R. 8/1977 e s.m.i.;
d.6) aree carsiche: recepimento puntuale delle prescrizioni del PTR;
d.7) corpi idrici: delimitazione delle fasce di rispetto previste dalla legge e dal PTR;
d.8) tutela delle acque: contenere le valutazioni prescritte dal PTR;
d.9) tutela dell’aria: prevedere tutte le possibili azioni con effetto positivo sullo stoccaggio dell’anidride carbonica atmosferica, come il mantenimento degli spazi verdi nelle aree urbanizzate, il miglioramento del patrimonio boschivo e l’impianto di nuovi boschi nelle aree che ne sono prive, nonché considerare gli effetti dei nuovi insediamenti sul microclima locale e la presenza di impianti per la produzione di energia elettrica e termica;
d.10) ambiti agricoli e forestali:
d.10.1) definizione di norme tecniche di attuazione secondo i criteri del PTR, laddove non presenti nell’Elaborato delle norme tecniche di attuazione di cui alla lett. B;
d.10.2) individuazione puntuale degli interventi previsti dagli strumenti di pianificazione forestale, nonché delle operazioni di esbosco e di trasporto del prodotto legnoso;
d.10.3) individuazione puntuale del perimetro dei boschi planiziali e della relativa fascia di rispetto prevista dal PTR;
d.10. 4) individuazione puntuale degli impianti e dei centri di raccolta dei prodotti relativi ai distretti agroalimentari e rurali;
d.11) attività estrattive: localizzazione puntuale delle aree in cui non è possibile effettuare le attività estrattive secondo quanto previsto dalla legge e dagli strumenti sovraordinati.
E) CARTA DELL’ASSETTO PAESAGGISTICO: localizzazione o perimetrazione dei seguenti beni paesaggistici se presenti:
e.1 delle emergenze storiche, archeologiche, architettoniche e naturali quali, fra l’altro, nuclei e centri storici, edifici storici, religiosi, civili, militari, rurali, ville e loro pertinenze storiche, parchi e giardini storici, edifici di archeologia industriale, luoghi e scenari della memoria storica e loro ambiti paesistici e spaziali di pertinenza, testimonianze della storia e della cultura, alberi monumentali, particolari emergenze geologiche, idrogeologiche e geomorfologiche, depositi fossiliferi e paleontologici;
e.2 dei percorsi, strade di crinale, rete dei sentieri, percorsi poderali e vicinali, punti panoramici particolarmente significativi del paesaggio locale;
e.3 degli insediamenti rurali storici e della cultura dell’acqua, quali, fra l’altro, opifici, mulini, canali e rogge di particolare valenza storico-culturale, manufatti idraulici, nonché dei sistemi di elementi puntuali caratterizzanti il paesaggio rurale, quali, fra l’altro, olle, fontanili, emergenze idrogeologiche in generale, scarpate e terrazzamenti, prati umidi, rete irrigua, manufatti idraulici, viabilità poderale ed interpoderale, muri a secco, complessi rurali, recinzioni storiche;
e.4 delle principali sistemazioni agrarie e sistemi di formazioni vegetali caratterizzanti il paesaggio rurale, quali, fra l’altro, siepi e macchie di campo, filari, macchie vegetate, alberi isolati o in gruppo, boschi ripari e macchie vegetate lungo i corsi d’acqua;
e.5 dei luoghi di identità locale rilevanti quali, fra l’altro, quelli della memoria di particolari avvenimenti storici, bellici, letterari o poetici, racconti popolari, celebrazioni religiose nonché ancone, capitelli, cappelle votive, percorsi processuali e altri luoghi celebrativi e simbolici che richiamano la cultura tradizionale locale;
e.6 ogni altro elemento ritenuto di rilievo paesaggistico e non rientrante nelle tipologie di cui alle lettere precedenti.
F) CARTA DELLE INFRASTRUTTURE DEL SISTEMA DELLA MOBILITÀ E TECNOLOGICHE contenente:
f 1) definizione dei tracciati e delle infrastrutture puntuali relativi agli interventi da realizzare sulle reti infrastrutturali evidenziandone le pertinenze e delimitando le fasce di rispetto secondo le prescrizioni del PTR e di legge.
f 2) perimetrazione delle aree destinate alle infrastrutture dei porti commerciali e turistici, interporti, aeroporto ad uso civile, merci e persone ed aeroporti turistici o aeroporti uso protezione civile, nonché individuazione delle relative pertinenze e delimitazione delle fasce di rispetto, secondo le prescrizioni delle NA del PTR e della legge;
f 3) individuazione delle infrastrutture lineari energetiche di interesse regionale così come classificate nel PTR laddove presenti sul territorio, nonché la delimitazione delle fasce di fattibilità dei corridoi energetici eventualmente previsti dal PSC.
f 4) Infrastrutture tecnologiche:
f 4.1) localizzazione puntuale dei siti per la radiodiffusione televisiva ed eventuali previsioni di siti ulteriori o alternativi secondo le prescrizioni delle NA PTR;
f 4.2) localizzazione dei siti per la banda larga ed eventuali reti interne di collegamento con le infrastrutture esistenti ed in previsione secondo le prescrizioni delle NA PTR;
f 4.3) localizzazione puntuale degli impianti e sedi della protezione civile secondo le prescrizioni del PTR.
2. Il Piano Operativo Comunale può contenere, se previsti, i seguenti ulteriori elaborati:
2.1) CARTA DELLE AREE ASSOGGETTATE A PAC, contiene l’individuazione e localizzazione puntuale delle aree in cui gli interventi ammessi sono assoggettati a pianificazione attuativa ed eventualmente la definizione di tipologie e regole d’uso, se non specificamente individuate nell’elaborato delle norme tecniche di attuazione
di cui alla lett. B) del comma 1. È prevista, ferma restando la conformità al PSC, l’indicazione di elementi di flessibilità inerenti l’ambito da assoggettare a PAC, quali:
a) la perimetrazione delle aree, che può essere comunque ridotta, ferma restando la funzionalità del comprensorio;
b) la rettifica della perimetrazione prevista dall’art. 17, comma 1, lett. e);
c) norme di attuazione del piano, ad eccezione dell’aumento dell’indice di fabbricabilità e del rapporto di copertura.
2.2) CARTA DELLE AREE INTERESSATE DA PIANIFICAZIONE DI SETTORE, contiene l’individuazione e localizzazione puntuale delle aree soggette a pianificazione di settore avente i contenuti previsti dalla legge di settore;
2.3) CARTA DELLE AREE DESTINATE A PEREQUAZIONE URBANISTICA con l’individuazione delle aree destinate a perequazione urbanistica avente i seguenti contenuti:
2.3.1) l’indice di perequazione;
2.3.2) la percentuale di ambito da ascrivere al patrimonio Comunale;
2.3.3) l’indicazione dell’interesse pubblico da realizzare sui terreni ottenuti;
2.3.4) L’indice massimo di edificabilità finale dei privati che deriva dalla concentrazione dell’indice di perequazione sulla percentuale dell’ambito che non viene ascritta al Comune.
3. Tutti gli elaborati di cui al comma 1 sono corredati da:
a) elaborati cartografici in formato cartaceo in scala 1:5.000;
b) file nel formato PDF relativi a tutti gli elaborati testuali, tabellari, grafici e cartografici, secondo le specifiche indicate nel Titolo IV del presente regolamento.
4. Il POC approvato è rappresentato, a cura del proponente, mediante documentazione informatica, relativa ai contenuti grafici e alfanumerici, strutturata e georeferenziata in ambiente GIS secondo le specifiche indicate nel Titolo IV del presente regolamento.

Altri Articoli del provvedimento

Articolo 1 - Regolamento di attuazione della Parte I urbanistica, ai sensi della legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5
Articolo 2 - Contenuti minimi del DPP
Articolo 3 - Contenuti minimi del PSC
Articolo 4 - Struttura dei contenuti del PSC
Articolo 5 - Contenuti minimi del POC
Articolo 6 - Salvaguardia
Articolo 7 - Contenuti minimi dei PAC
Articolo 8 - Disposizioni particoalri per i PAC di iniziativa pubblica
Articolo 9 - Disposizioni particolari per i PAC di iniziativa privata
Articolo 10 - Disposizioni particolari per i piani e programmi previsti dalle leggi di settore
Articolo 11 - Accelerazione delle procedure per l'esecuzione di opere o di impianti pubblici
Articolo 12 - Procedure di armonizzazione dei Piani territoriali infraregionali con gli strumenti di Pianificazione comunale e sovracomunale e con le prestazioni del Piano Territoriale Regionale
Articolo 13 - Contenuti minimi dei Piani Territoriali Infraregionali
Articolo 14 - Rappresentazione dei piani di settore
Articolo 15 - Regolamento edilizio comunale
Articolo 16 - Disciplina transitoria
Articolo 17 - Varianti non sostanziali agli strumenti di Pianificazione comunale di cui all'art. 63, comma 5, della legge
Articolo 18 - Documento di Specifiche per l'informatizzazione degli strumenti di pianificazione comunale
Articolo 19 - Dati di competenza regionale e dati di competenza comunale
Articolo 20 - Servizi per la pubblicazione e l'accesso ai dati informatizzati
Articolo 21 - Promozione e diffusione di strumenti informatici per la produzione e gestione degli strumenti di pianificazione comunale informatizzati e politiche per la formazione e l'accertamento delle capacità professionali degli operatori
Articolo 22 - Sistema di coordinate
Articolo 23 - Base cartografica
Articolo 24 - Limite amministrativo comunale informatizzato certificato
Articolo 25 - Base catastale e dato di ricognizione sui limiti amministrativi
Articolo 26 - Specifiche tecniche minime per la redazione dei rapporti sullo stato del territorio
Articolo 27 - Disciplina dell'Osservatorio regionale della pianificazione territoriale e urbanistica, dell'edilizia e del paesaggio
Articolo 28 - Modifiche
Articolo 29 - Abrogazioni
Articolo 30 - Entrata in vigore
Allegato 1 - Criteri per il dimensionamento degli insediamenti residenziali, dei servizi e attrezzature e degli insediamenti produttivi disposti ai sensi dell'art. 61, comma 4, lettera c) della legge regionale 23 febbraio 2007 n. 5
Tabella 1 - Formazione del POC - Capacità insediativa residenziale
Tabella 2 - Formazione del POC - Valori standard degli spazi per attrezzature negli insediamenti residenziali

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